L’edilizia eco-sostenibile e lo sport
Lo Juventus Stadium, il Palaghiaccio di Torino, il Centro Ippico “Tashunka” di Todi e lo Stadio “Antonio Landieri” di Scampia, sono alcune tra le eccellenze italiane in fatto di edilizia eco-sostenibile ed economia circolare.
Chiaramente eccellenze di eco-sostenibilità sono presenti in tutto il mondo, ma focalizziamoci sul nostro Paese.
Partiamo dallo Juventus Stadium: è nato dal riutilizzo di materiali derivati dalla demolizione di altre strutture. Il riciclo delle materie non solo permette un risparmio di denaro, stimato sui 2 milioni di euro, ma soprattutto di risorse, poiché non occorre recuperare nuove materie prime. Il risultato lo conosciamo tutti: uno stadio all’avanguardia, spazioso, accomodante ed esteticamente sfizioso.
Un altro stadio nasce dal riciclo di materie, quello dedicato ad “Antonio Landieri”, 25enne disabile vittima di camorra, situato a Scampia, quartiere di Napoli. In questo caso Ecopneus, società di recupero pneumatici, ha fornito 77.000 kg di pneumatici a fine vita recuperati dalla Terra dei Fuochi. Il risultato è stato un campo di erba sintetica di 500 metri quadrati, che rappresenta per il quartiere una struttura frutto di legalità ed intelligenza.
Infine vogliamo parlarvi del Centro Ippico “Tashunka” di Todi. Anche in questo caso Ecopneus in collaborazione con l’Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti), fornisce circa 15 tonnellate di gomme a fine vita, sia per i pavimenti rigidi, come box e corridoi, sia per il granulo, quindi la terra dove l’animale si muove e si allena. Adesso il Centro Ippico “Tashunka” vanta 500 metri quadrati di pavimentazioni immerse nel verde della campagna umbra.
Anche lo sport si rivolge all’eco-sostenibile, uno sguardo rivolto al futuro!